Da qualche mese desidero una bella borsa tamarra vintage. Avete letto bene: una borsa tamarra. Quando inizio una ricerca ho chiare in mente le caratterische che deve avere quello che sto cercando: a quale decade deve risalire, quali dettagli (forma, materiali, dimensioni), quali sono i brand di riferimento per l'oggetto che cerco e quale budget posso e voglio allocare per acquistarlo. Ho cercato "tamarra" nella mia chat con Viola per capire quando è iniziata questa ricerca: era agosto, sono passati mesi e non l'ho ancora trovata. Ma ho tempo: voglio una borsa tamarra per la primavera, da indossare con uno dei miei look preferiti (ma di questo parliamo dopo). Ora invece inizia un lungo "posso spiegarvi".
Perché proprio un accessorio anni 2000? Perché in quel momento io non c'ero. Negli anni duemila, non ero lì. Non ero nella moda, ero nella letteratura: studiavo lettere, vivevo a Roma, vestivo vintage e basic low cost, adoravo vestirmi in modo alternativo a modo mio, un po' Brescia bene e un po' fricchettona emigrata dal nord, mi piaceva buttarmi nell'armadio con la colla ma l'armadio era ben fatto, era basic con pezzi unici, ero consapevole del mio stile ma in un modo che andava in una direzione diversa, anzi mi spreco un superlativo, diversissima, rispetto alla moda di quel decennio, rispetto a quella che adesso ci piace chiamare Y2K. Non ero lì, e non posso provare nostalgia per qualcosa che non ho indossato - jeans a vita bassissima, silhouette aderenti, cinture con fibbie metalliche, borchie, tute in ciniglia rosa con gli strass, un ibrido tra una cosa sportiva e qualcos'altro che non voglio approfondire, abbronzature alla Simona Ventura (di allora) e minibag con il manico corto da tenere strette sotto l'ascella. Erano gli anni delle sotto-linee: D&G, Just Cavalli, Emporio Armani permettevano di avvicinarsi alle grandi firme con prezzi più contenuti rispetto alle linee di punta. E anche questo aspetto, l'evidenza del "vorrei ma non posso" rappresentata dal possedere quegli oggetti che trovavo pacchiani, too much, tamarri appunto, mi allontanava ancora di più dal desiderio di comprarli.
Giuliana Mattarese, su Etc (numero 8, autunno inverno 24/25), rivista cartacea di lifestyle di Linkiesta, scrive "non mi vengono in mente altri dieci anni che siano stati inclementi con il corpo femminile e con l'idea di "buon gusto" (per quanto sia quello un concetto che avrebbe bisogno di molte revisioni) tanto quanto i 2000."
Ma perché allora, proprio adesso, voglio una di quelle borse tamarre di Just Cavalli? Ho delle risposte, hanno senso, anche se non è facile spiegare desiderio inutile affiorato così, di botto, con vent'anni di ritardo (ma anche questo ritardo è solo un punto di vista, perché la moda è sincronica, non soltanto diacronica). Innanzitutto dopo il revival degli anni Novanta, adorato, inseguito, decantato, raccontato, citato, orgogliosamente indossato, durato di più della tendenza shabby chic che ha rovinato molte case delle mie amiche, siamo in pieno revival anni 2000 e io non sono immune a queste influenze. Per molte di noi millennials questo ritorno è spaventoso e anche un po' imbarazzante, perché negli anni 2000 eravamo coscienti, lucide e capaci di intendere e di volere, nello specifico di intendere che i look alla Lindsay Lohan, Eva Longoria, Britney Spears (che non a caso ha la mia stessa età), Paris Hilton, Jennifer Aniston, cioè i jeans a vita bassa, i top brillanti, le tute di velluto elasticizzato. Le borchie, gli strass, le incursioni boho passando per le borse con il logo sparatissimo e i capelli con le meches o i colpi di sole, ci stavano malissimo. Eppure questi trend erano così diffusi e facili da imitare che sono subito comparsi in ogni negozio di fascia media, portando quel tipo di estetica a portata di tutte. O quasi. Infatti, proprio a causa di questo snobismo - che ora non mi riconosco, per fortuna, perché forse ho imparato a vivere - non ho nell'armadio niente di tutto ciò. Non ho un top in jersey semitrasparente e stampato di D&G, non ho una borsa a spalla con le borchie di Just Cavalli, non ho una gonna a sbieco con del pizzo a contrasto sull'orlo o delle infradito con la zeppa, non ho niente nel mio archivio che caratterizzi gli anni 2000 perché in quel decennio pescavo nel vintage anni 70. Che cretina sono stata. Ora mi tocca fare ricerca su Vinted, per tornare là dove non ero, negli anni 2000.
Ma come indosserò la mia borsa tamarra, quando l'avrò finalmente trovata? Non ho dubbi: con jeans e T-shirt bianca. E quindi questa lunga manfrina sulla nostalgia del tamarro non vissuto, sul mio essere influenzabile con poco, sul cattivo gusto che non esiste più, questa rievocazione delle tutine rosa di ciniglia di Simona Ventura con gli strass sul sedere e dei look da fattona di Britney al supermercato finisce con un unico tasto che potrebbe andare al link dei miei nuovi Levi's preferiti (94 baggy, che comunque si portano di almeno due taglie in più a vita bassa, per favore), ma va invece alle nostre T-shirt ricamate in saldo, la cosa migliore da indossare per fare da sfondo a qualsiasi accessorio Y2K troviate nel vostro armadio o in quello della vostra amica quarantacinquantenne che, al contrario di me, viveva la vita vent'anni fa invece che chiudersi a studiare il Codice degli Abbozzi, detto anche Codice Vaticano Latino 3196, di Petrarca, senza borsetta a spalla borchiata, ahimè.
Tutto ruota attorno alla vestibilità: devi sentirti nel tuo elemento (come se potessi coordinare l’intero guardaroba solo con quella T-shirt). Se sei una fan delle linee aderenti, scegli un modello sagomato con l’orlo che si ferma in vita (oppure puoi tirarlo un po’ più su) sui tuoi jeans preferiti. Se invece tendi a immergerti nella comodità dell’oversize, prova tagli più squadrati: la heavy per esempio (adorata da Ludovica e Giorgia) è un ottimo esempio. E non farti problemi a scegliere una taglia in più, anche del modello unisex, che di per sé già veste comodo. Per quanto riguarda il ricamo, non voglio ripetere di nuovo l'elenco dei miei preferiti, perché di fatto è una cosa personale, soggettiva, intima: la vostra T-shirt parlerà per voi, sceglietela con questo pensiero ;) Vi lascio con una raccolta look solo apparentemente identici per prendere ispirazione. Se trovate una bella borsa tamarra vintage Y2K, battete un colpo!